Isola Bella, interventi per l’eliminazione dei detrattori ambientali

Il progetto dal titolo “Interventi per l’eliminazione dei detrattori ambientali nella ZSC ITA030031 Isola Bella, Capo Taormina e Capo S. Andrea, nonché zona B della R.N.O. Isola Bella di Taormina”, finanziato tramite il Bando di cui al D.D.G. n. 558 del 3.7.2017, PO FESR Sicilia 2014 - 2020Asse 6 - Azione 6.5.1 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000”, nasce dalla collaborazione e la sinergia di diverse aree all’interno del nostro Ateneo.

Gli interventi previsti dal progetto sono finalizzati a preservare la biodiversità terrestre attraverso l’eliminazione dei detrattori ambientali che hanno compromesso l’integrità degli habitat costieri della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) ITA030031, nonché zona B della Riserva Naturale Orientata (RNO) Isola Bella, la cui baia rappresenta un hotspot di biodiversità in un contesto fortemente antropizzato.

La realizzazione degli interventi, connessi alla gestione del sito della Rete Natura 2000 e rispondenti agli obiettivi di conservazione e tutela, hanno potenziato anche il valore percettivo del paesaggio, motivo principale dell’istituzione della Riserva Naturale Orientata Isola Bella all’interno della ZSC.

I blocchi in conglomerato cementizio, il pozzetto e i contatori dismessi, le tracce in cemento di varie dimensioni e le armature in ferro ammalorate affioranti dai moli in cemento rappresentano un detrattore ambientale e sono elementi di degrado per gli habitat della ZSC ITA030031 e per la zona B della R.N.O. Isola Bella, nonché un grave pericolo per la fruizione in sicurezza della spiaggia. 

Nella figura 1 l’ubicazione dei detrattori ambientali presenti nella zona prima della rimozione

Nel dettaglio gli interventi hanno previsto nel sito 1 la rimozione di fondamenta di un vecchio edificio, di una piattaforma di cemento, del pozzetto e di un contatore elettrico dismesso e altre tracce in cemento (foto 1a) in prossimità del limite perimetrale della proprietà La Plage (lato Capo Taormina); nel sito 2 si è proceduto al taglio dei tondini di ferro arrugginiti emergenti (foto 2a); nel sito 3 è stata rimossa una piastra in cemento, un tubo in pvc a servizio di una centralina Enel non più funzionante, 15 occhielli metallici infissi nel muro di confine con struttura alberghiera e di un cordolo in cemento (foto 3a); nel sito 4 sono state rimosse 4 piattaforme di cemento (foto 4a); nel sito 5, lato Capo S. Andrea, sono stati rimossi i resti di una piattaforma in cemento, sparsi all’interno di una superficie e ferri arrugginiti (foto 5a); nel sito 6 si è proceduto al taglio degli elementi metallici affioranti dal molo in cemento (foto 6a).

Foto ante operam

 Foto 1a. Detrattori ambientali da rimuovere nel sito 1

 Foto 2a. Taglio ferri arrugginiti emergenti nel sito 2

 Foto 3a. Pozzetto enel, piastra in cemento e occhielli in ferro nel sito 3

 Foto 4a. Piattaforma in cemento nel sito 4

 Foto 5a. Resti di piattaforma in cemento e ferri arrugginiti nel sito 5

 Foto 6a. Ferri arrugginiti emergenti dal molo

L’operazione di rimozione, il cui importo è stato di € 49.883,11, oltre IVA al 22% e oneri di discarica pari ad € 5.293,80 oltre IVA 22%, è durata 105 giorni e ha previsto le seguenti fasi e modalità di intervento, sotto la supervisione del direttore dei lavori ing. Umberto Grimaldi dell’Apsema dell'Università di Catania e del personale dell’ente gestore, affinché fossero effettuati con criteri ecosostenibili nel rispetto delle componenti biotica e abiotica presenti nell’area:

  1. allestimento del cantiere per lo svolgimento delle lavorazioni in totale sicurezza;
  2. demolizione del calcestruzzo di cemento armato, compresi il taglio dei ferri;
  3. demolizione di muratura di qualsiasi tipo (per esempio pozzetti dismessi e tracce), compresi gli eventuali rivestimenti e intonaci;
  4. carico del materiale di risulta su cassone tramite trasporto, per mezzo di una motocarriola, attraverso un sentiero carrabile con accesso dalla adiacente struttura alberghiera “La Plage” e conferimento in discarica autorizzata;
  5. copertura del vano Enel dismesso con muratura ordinaria in pietrame e malta e rivestimento a faccia vista con pietrame idoneo;
  6. smantellamento del cantiere e riordino delle aree nelle quali sono state eseguite tutte le lavorazioni.

Sono stati demoliti altri blocchi di conglomerato cementizio nella sona sud della spiaggia e non è stato possibile eliminare un vano contatore Enel, in ossequi a quanto indicato dai tecnici Enel, perché ancora alimentato.

Foto post operam

 Foto 1b. Sito 1

 Foto 3b. Sito 3

 Foto 4b. Sito 4

 Foto 5b. Sito 5

 Foto 6b. Sito 6

L’habitat interessato dall’intervento di rimozione dei detrattori ambientali (Figura 2) è il 1210 “Vegetazione annua delle linee di deposito marine” ed è caratterizzato da una vegetazione annuale alo-nitrofila a dominanza di Cakile maritima, riferibile al Salsolo-Cakiletum maritimae. Questa associazione caratterizza l’ambiente della prima linea di costa, in prossimità della battigia dove il materiale organico portato dalle onde si accumula e si decompone creando un substrato ricco di sali marini e di sostanza organica in decomposizione. L’habitat è diffuso lungo tutti i litorali sedimentari italiani e del Mediterraneo dove si sviluppa in contatto con la zona afitoica, in quanto periodicamente raggiunta dalle onde. In alcuni tratti della baia la forte frequentazione turistica ha determinato la sostituzione di questa vegetazione con aspetti prettamente nitrofili riferibili all’Hordeion leporini, comuni lungo i sentieri e ai margini di vie.

In particolare, la superficie occupata dai manufatti in cemento è pari a circa 75 metri quadrati, corrispondente a una percentuale di habitat occupato e che sarà ripristinato pari a circa il 2%.

 Figura 2. Carta degli habitat (Minissale et al., 2005) con localizzazione dei siti di intervento

L'Università di Catania, rappresentata dal rettore pro-tempore, prof. Francesco Priolo, ha partecipato all’avviso nella qualità di ente gestore, tramite il Cutgana, della Riserva Naturale Orientata Isola Bella, ha redatto e realizzato il progetto con la sua organizzazione tecnico – amministrativa:

- l’Area dei Rapporti Istituzionali e con il Territorio (ARIT), diretta dall’avv. Rosanna Branciforte, si è occupata, nelle persone della dott.ssa Valentina Mangano e del dott. Fabio Branca, degli aspetti burocratici e della stipula della convenzione;

- l’Area della Progettazione, dello Sviluppo edilizio e della Manutenzione (APSEMa), diretta da dirigente vicario ing. Agatino Pappalardo, ha redatto il progetto (arch. Barbara Carfì) e ha seguito le fasi di realizzazione ed esecuzione dello stesso (direttore dei lavori ing. Umberto Grimaldi), e in particolare il RUP (arch. Sebastiano Pulvirenti), oltre a coordinare tutte le attività e a seguire il regolare svolgimento delle varie fasi procedurali, ha provveduto e provvede all’alimentazione delle informazioni e alla rendicontazione delle spese mediante registrazione delle stesse sul sistema di monitoraggio economico, finanziario, fisico e procedurale Caronte, reso disponibile dalla Regione, nel rispetto delle disposizioni applicabili in materia di Fondi SIE;

- l’Area della Centrale Unica di Committenza (ACUC), ha gestito tutte le attività di approvvigionamento di lavori, forniture e servizi attraverso procedure di gara tradizionali e su piattaforme digitali;

- il personale del Cutgana, sotto la direzione del prof. Giovanni Signorello, si è occupato della parte descrittiva, della redazione dei criteri di valutazione ai fini dell’ammissibilità dell’operazione e dell’indicazione degli interventi finalizzati al perseguimento degli obiettivi prefissati (il direttore della Riserva Anna Abramo, Elena Amore, Domenico Catalano, Fausto Ronsisvalle, Carlo Prato, Alessia Marzo, Giovanni Sturiale, Saverio Sciandrello);

- l’Area per la Comunicazione e le Relazioni internazionali (ACRI), diretta dall'ing. Lucio Mannino e coordinata dalla dott.ssa Laura Vagnoni, ha elaborato il Piano della Comunicazione a opera di Alfio Russo.

Per ulteriori informazioni vai sul sito di EuroInfoSicilia e di Asse 6 - Azione 6.5.1 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000”

 

 

 

The project entitled “Interventi per l’eliminazione dei detrattori ambientali nella ZSC ITA030031 Isola Bella, Capo Taormina e Capo S. Andrea, nonché zona B della R.N.O. Isola Bella di Taormina”, financed through the call for proposals in the D.D.G. n. 558 of 3.7.2017, PO FESR Sicily 2014 - 2020 - Asse 6 - Azione 6.5.1 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000, arises from the collaboration of different areas within our University.

The project is aimed at preserving terrestrial biodiversity through the elimination of detractors that have compromised the integrity of the coastal habitats of the Special Conservation Area (ZSC) ITA030031, as well as the buffer area of the nature reserve Isola Bella, whose bay represents a biodiversity hotspot in a highly anthropized context.

The works, connected to the conservation and protection objectives of the Natura 2000 site, have also enhanced the perceptual value of the landscape, the main reason for the establishment of the Nature Reserve Isola Bella.

Concrete blocks, disused light meters, concrete tracks of various sizes and deteriorated iron reinforcements emerging from the concrete piers represent an environmental detractor and are elements of degradation for the habitats of the SAC ITA030031 and for the buffer zone of the Nature reserve Isola Bella, as well as a serious danger for the safe use of the beach.

The removal operation, the amount of which was € 49,883.11, plus VAT at 22% and landfill charges of € 5,293.80 plus VAT 22%, lasted 105 days and was carried out with eco-sustainable criteria in compliance with the biotic and abiotic components of the area.

The habitat affected by the environmental detractors is 1210 “Annual vegetation of drift lines”, formations of annuals or representatives of annuals and perennials, occupying accumulations of drift material and gravel rich in nitrogenous organic matter (Cakiletea maritimae p.). In some parts of the bay, the strong tourist traffic has led to the replacement of this vegetation with purely nitrophilous aspects referable to the Hordeion leporini, common along the paths and at the edge of streets.

In particular, the surface occupied by the concrete structures is equal to approximately 75 square meters, corresponding to a percentage of occupied habitat and which will be restored equal to approximately 2%.